Intervista alla titolare della “Molino di Ferro S.p.A.”
Paola Marconato per “Economia della Marca Trevigiana” della CCIAA.
Buongiorno ci può raccontare di cosa si occupa la sua azienda?
Molino di Ferro S.p.A. è un’azienda alimentare, certificata dal Ministero della Salute, che produce esclusivamente prodotti alimentari privi di glutine, ossia “prodotti dietetici senza glutine”. L’origine fu la Farina per la “Polenta Istantanea Molino di Ferro”, seguita dalla produzione di differenti linee di pasta senza glutine. Il core business è rappresentato dalla pasta “Le Veneziane”, distribuita nel canale G.D.O. (nei supermercati nazionali). Le altre linee di pasta sono:
-“Le Asolane Bio” dedicata al target “salutistico ” dei nostri consumatori,
– “Le Asolane Fonte di Fibra“: il ” plus” è la presenza di Fibre di origine vegetale, tra cui l’inulina. Indicata nelle diete in cui il glutine va escluso, per le persone celiache. Distribuita nelle migliori farmacie a livello nazionale.
Produciamo, inoltre, Biscotti dietetici senza glutine in tre declinazioni di gusto: al cacao e nocciola, al cocco, e ai frutti di bosco. Dei “Piccoli piaceri croccanti” da assaporare dalla prima colazione al dessert serale. Due sono le Linee dei Biscotti: Le Veneziane e Le Asolane. I biscotti “Le Asolane” sono disponibili presso le farmacie su tutto il territorio nazionale. Il loro punto di forza? Sono fonte di fibra: nella ricetta che li compone, sono presenti fibre vegetali, utili alleate per il nostro organismo.
Altri must della linea “Le Veneziane” sono: i “Gnocchi di Patate”. Confezionati in due comode vaschette salva freschezza, sono pronti in pochi minuti. Si sposano perfettamente con ogni tipo di condimento dal ragù al classico sugo al pomodoro.
Notiamo che la caratteristica della vostra produzione è la pasta di mais. Com’è nata questa idea? E’ stato un progetto ispirato o una fortuita coincidenza?
Un’Intuizione “geniale” una decina di anni fa, portò a fare prove di laboratorio e prove di produzione per creare una pasta di mais che avesse come ingrediente madre la farina di mais, prodotta direttamente dal Molino aziendale. Non fu facile. Eliminato il glutine, comparve il problema di addensare la struttura della pasta. Non dimentichiamo che una caratteristica del glutine è proprio quella di fare da collante tra i vari ingredienti. Nessuno si perse d’animo. Prove dopo prove, rispettive analisi, unite all’esperienza dei “mastri pastai e mugnai” portarono alle attuali linee di pasta di mais in commercio, alla pasta dietetica senza glutine. Pertanto, non fu per nulla fortuita coincidenza, bensì un obiettivo prefissato che si volle raggiungere.
Da cosa nacque cosa. La pasta senza glutine “Le Veneziane” “calzava” a pennello per i celiaci. Infatti, la pasta di mais ha come elemento distintivo l’assenza di glutine. Una proteina, o meglio, un complesso proteico, presente in molti cereali: frumento, farro, orzo, avena, kamut. La prolamina, ossia una delle parti proteiche del glutine è la causa primaria dell’effetto tossico per il celiaco: danni irreversibili alla mucosa intestinali con la conseguente atrofizzazione dei villi intestinali.
Per diritto di cronaca va detto che fu ed è acquistata non solo da persone intolleranti al glutine ma anche da moltissimi sportivi. Per le sue componenti organolettiche, la pasta di mais “Le Veneziane” costituisce una fonte di energia a lungo rilascio per chi pratica attività sportiva, supportando lo sforzo metabolico, sia in gara sia in allenamento. A cascata, dalla Pasta di mais Le Veneziane, si crearono le altre linee di pasta di mais.
Il vostro prodotto è nel prontuario nazionale dei celiaci?
Sì, i nostri prodotti sono presenti nel prontuario nazionale dei celiaci.
Quali sono stati i passi più importanti o le innovazioni più significative che avete realizzato per essere un’azienda che sa rispondere con attenzione e sensibilità al mercato?
Da un’azienda su base familiare si è passati a una S.p.A. Come? Innovando i macchinari per la produzione della pasta, ristrutturando e selezionando i miglior strumenti per un’ottima attività molitoria, ampliando il laboratorio interno di “Controllo Qualità”, che ogni giorno analizza ogni merce in entrata e in uscita (dalle bobine ai cartoni per il confezionamento dei prodotti, alla granella di mais, dalle materie prime per la realizzazione dei biscotti), per evitare e assicurare al consumatore finale l’assenza di glutine e di possibili contaminazioni crociate con potenziali allergeni”. Tutto il resto è segreto aziendale.
Come promuovete il vostro prodotto a livello di comunicazione?
Molino di Ferro S.p.A. è stata la prima azienda in Italia a pianificare e andare “on air” sui canali televisivi nazionali (Canale 5, Rete 4, Italia Uno) con il primo spot dedicato “alla pasta di mais senza glutine”. La protagonista fu la pasta “Le Veneziane”. Si sono susseguite diverse campagne pubblicitarie, la prima risale al 2011.
Nell’era virtuale in cui viviamo, altri due punti cardine di comunicazione sono il sito, www.molinodiferro.com e la pagina Facebook aziendale www.facebook.com/molinodiferro . Navigando sul sito, potete essere aggiornati sui nuovi prodotti, scoprire ricette e consigli di cottura, “monitorare” le partecipazioni alle Fiere Nazionali e Internazionali, scoprire informazioni utili sulla Celiachia, sulla “Gluten Sensitivity”, etc. Potete iscrivervi alla newsletter: ogni mese riceverete una mail con le ultime news.
Da sempre promuoviamo i nostri prodotti sulla rivista “Celiachia Notizie”, periodico quadrimestrale dell’A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia). Inoltre, siamo presenti con diverse pagine pubblicitarie e redazionali sulle principali testate specializzate rivolte ai ciclisti (Bicisport, Cicloturismo e Mtb Magazine). Numerose pianificazioni pubblicitarie sviluppate su magazine femminili (Donna Moderna), maschili (Men’s Health) e settimanali (Famiglia Cristiana). Da anni siamo sponsor dell’Unione Ciclistica Giorgione e Giorgione Rosa: vivai molto quotati e realtà, dove s’insegna l’amore e la disciplina che ogni sport richiede.
Che importanza ha avuto il contesto ambientale. Avere ciò la sede nel trevigiano?
Il contesto ambientale ha avuto un’importanza molto elevata. Basti pensare al detto popolare ” i Veneti sono tutti polentoni”. Essere cresciuti in un ambiente dove il mais, la polenta, ha sfamato dalla povertà migliaia di persone, ha certamente contribuito ad alimentare conoscenze, tecniche e “segreti” indispensabili, ad esempio, nella scelta del miglior mais italiano, delle granelle migliori. Chi fa un giro in macchina nel trevigiano non può non notare le distese di granoturco. Tutto il contesto ambientale ha contribuito ad accrescere il know-how indispensabile per produrre alimentati a base di farina di mais.
Avete una quota di esportazione dei vostri prodotti?
La quota di esportazione dei nostri prodotti ammonta al 10%. I mercati internazionali stanno dettando i trend di consumo, e la pasta di mais senza glutine è una referenza richiesta.
Quali suggerimenti potete dare alle imprese che intendono fare innovazione sostenibile guardando anche alle esigenze dei consumatori più deboli ?
Seguire corsi di formazione e aggiornamento, cercare il dialogo con i consumatori per capire quali sono le loro esigenze al fine di poterli soddisfare al meglio. Un occhio sempre aperto sulla concorrenza, sui mercati stranieri e su quelli emergenti, da cui si traggono sempre preziosi spunti. “Last but non least”, lavorare non solo con la mente ma con il cuore: la passione per quello che si fa ogni giorno determina inevitabilmente la differenza, che il consumatore riconosce e apprezza.