La comunicazione nella piccola impresa

Sebbene la comunicazione esprima oggi un concetto molto ampio che va da un generale trasferimento di informazioni


Sebbene la comunicazione esprima oggi un concetto molto ampio che va da un generale trasferimento di informazioni tra due o più soggetti ad un ancor più generale significato di
relazioni umane di qualsiasi tipo, ci occupiamo in questa sede della comunicazione d’impresa, rivolta cioè dall’impresa ai terzi, tralasciando cioè le relazioni interne con il personale e con gli
organi amministrativi, che in un’azienda di minori dimensioni sono modeste e limitate anche se non da sottovalutare.

Sorvolando così sulle problematiche in materia che si presentano alle imprese grandi e medie, è comunque da sottolineare la necessità di una politica di comunicazione esterna anche per le piccole e
micro-imprese, la quale è cruciale ai fini di un soddisfacente rapporto con i terzi e quindi per una adeguata gestione e per il conseguimento di risultati positivi. In questa ottica la
comunicazione si coniuga con il marketing che realizza lo scambio di mercato (sia in termini fisici che di contenuti informativo-relazionali), ossia lo scambio di
beni e servizi in entrata (acquisto) od in uscita (vendita). Ma lo scambio di mercato può essere anche potenziale e quindi la comunicazione ed il marketing si rivolgono anche ai potenziali clienti
e fornitori dell’azienda e, più in generale, a tutto il pubblico, ossia all’opinione pubblica eventualmente interessata a conoscere l’attività aziendale per qualsiasi motivo, anche se mai destinata
a venire direttamente in contatto con l’azienda medesima.

Questa necessità di visibilità esterna di ogni impresa è legata alla sua stessa possibilità di sopravvivenza e quindi vale per ogni unità operativa anche se di dimensioni molto limitate e con
rapporti concentrati su pochi o addirittura su un unico interlocutore. Non è raro il caso, infatti, di micro-imprese subfornitrici aventi un’unica controparte che contemporaneamente cede la materia
prima (fornitore) e ritira il semilavorato o prodotto finito (cliente). Ma anche in questi casi la comunicazione, non limitata all’unico soggetto in relazione esclusiva, ma diffusa ad una sfera più
vasta di operatori interessati, può permettere alla nostra impresa potenzialità future più ampie e comunque soluzioni alternative in eventuali momenti di difficoltà di rapporto con l’interlocutore
originario.

Comunque la comunicazione, indipendentemente dai soggetti a cui si rivolge, deve sempre essere orientata ad un rapporto costruttivo di collaborazione, attraverso un approccio
leale, aperto e trasparente, che metta in evidenza l’interesse reciproco per lo scambio di informazioni o di prestazioni soddisfacenti. A tale proposito, è certamente da eliminare ogni tipo di
pubblicità non veritiera o comunque che tace su proprietà o caratteristiche del bene o servizio offerto di dubbio gradimento. Come, d’altra parte, è inutile enfatizzare su benefici scontati o su
qualità comunemente diffuse. La vera funzione della comunicazione deve invece essere basata su una presentazione “reale” di quanto viene offerto, lasciando al potenziale cliente ampia libertà di
giudizio e quindi di scelta sull’acquisto. Soltanto così facendo, si possono instaurare nuovi rapporti stabili e promettenti.

Tra gli strumenti di comunicazione, oltre a quelli tradizionali (sia individuali che di massa), è da sottolineare l’importanza della rete INTERNET che è diventata un potente mezzo
di comunicazione, sia per messaggi temporanei che soprattutto per un’immagine permanente dell’azienda mediante sito-web. In questo caso, anche la piccola impresa può competere con
le grandi per visibilità e diffusione delle proprie informazioni all’esterno. Strumenti INTERNET più vasti sono i portali, sia per presentare articolate produzioni di settori o
distretti, sia per dar vita ad informazioni ed operazioni di scambio specialistiche (es. market-place), ma per le piccole imprese è necessaria l’aggregazione per realizzare
strutture così complesse.

La Camera di Commercio di Treviso, proprio per diffondere tra le PMI tutte le forme più evolute di comunicazione, ha realizzato negli ultimi anni numerosi interventi con la propria azienda speciale
Treviso Tecnologia volti a:

diffondere tecniche e professionalità sugli strumenti ICT;

finanziare siti aziendali e portali di aggregazione d’imprese;

predisporre un sistema di market-place a livello distrettuale.

Renato Chahinian
Tratto da “L’Economia della Marca Trevigiana”, Aprile 2005